Cosa fare in Val Rosandra

Cose da fare in val Rosandra

Cosa fare in Val Rosandra: 3 esperienze per gli amanti della natura.

Un’arrampicata sulle falesie

È uno dei posti preferiti per chi pratica lo sport dell’arrampicata.
Le pareti su cui allenarsi sono tante (oltre 20) e per diversi livelli di difficoltà.
La Val Rosandra o “Valle”, come viene comunemente chiamata, è la storica palestra di roccia di Trieste che incanta gli scalatori dagli anni ‘20 del 900. Offre più di 500 vie su roccia calcarea per ogni livello di difficoltà. I settori si sviluppano tra le località di Bagnoli, Moccò, S. Antonio in Bosco e S. Lorenzo. La maggior parte delle pareti si raggiunge velocemente dalla strada o dai sentieri principali, mentre alcune prevedono un avvicinamento più lungo. Per gli scalatori più esperti ci sono anche vie multi tiro come le classiche Grande e Spigolo verde.
Se avete bisogno di maggiori informazioni vi consigliamo questo sito per specialisti della disciplina: triesteonsight.it 

Val Rosandra | Residence Bleu

Un rilassante giro in bici in mezzo al verde e alla natura

Da qui passa una delle piste ciclabili più affascinanti della regione, la pista ciclopedonale – ex ferrovia “Giordano Cottur” detta anche “Ciclabile della Val Rosandra”. Si può partire proprio dal centro di Trieste (in via Orlandini) per arrivare nel cuore nella natura della Riserva. Il percorso è abbastanza facile e permette di arrivare fino a Hrpelje, in Slovenia. In alternativa ci si può fermare a Bottazzo-Botač, nel tragitto potrete ammirare oltre alla natura panorami archeologico industriali molto affascinanti.
Da qui, infatti, passava l’antica ferrovia che univa Trieste a la linea ferroviaria Transalpina che congiungeva l’Istria con Gorizia.

A spasso sulla via delle acque

Tra le cose più belle da fare in Val Rosandra sono sicuramente le passeggiate. Tra le più caratteristiche c’è quella sulla via delle acque. Il sentiero inizia poco oltre il rifugio Premuda e si snoda all’inizio tra gli alberi fino poi ad arrivare sul vero letto del fiume. Qui, in due o tre punti, si dovrà camminare sulle rocce e per questo è necessario essere nel pieno delle proprie funzioni fisiche. Proseguendo si arriva ad un vero e proprio canyon che può essere superato attraverso una stretta cengia (Sporgenza pianeggiante che interrompe una parete rocciosa), occhio alle vertigini!
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